Applicazioni

Transizione Ecologica: cosa significa?

La transizione ecologica è un processo di trasformazione degli stili di consumo e di produzione volto a raggiungere la carbon neutrality e a contrastare il cambiamento climatico dovuto all’attività antropica. La transizione ecologica è prima di tutto un ambizioso obiettivo politico, concepito ad alti livelli e attuato a cascata dai vertici delle organizzazioni internazionali fino alle più piccole unità amministrative territoriali. 

Per mettere in pratica la transizione in Italia è stato istituito un organismo apposito, il Ministero della Transizione Ecologica (MiTe). Il MiTe, fondato nel 2021 e affidato al ministro Roberto Cingolani, ha preso il posto del vecchio Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, aggiungendo alle proprie competenze anche la transizione ecologica, precedentemente affidata al Ministero dello Sviluppo Economico.  

Il MiTe si occupa quindi di effettuare il passaggio da un’economia basata sullo sfruttamento sconsiderato delle risorse a un modello di business sostenibile al 100%, attuando nel contempo le politiche di tutela del patrimonio ambientale nazionale spettanti al vecchio MATTM. Il programma del nuovo dicastero si basa su cinque punti fondamentali, che includono tra l’altro la riforma dell’agricoltura e la tutela della biodiversità. 

  

Cosa prevede la Transizione Ecologica?

 L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli obiettivi dell’Unione Europea in materia di sostenibilità ambientale prevedono infatti la riduzione progressiva delle emissioni di CO2 fino a raggiungere, entro il 2050, la carbon neutrality. Cosa significa? Produrre emissioni di anidride carbonica “neutre” equivale a compensare le emissioni nocive totalizzate con progetti green che, al contrario, riducono, dello stesso ammontare, la quantità di anidride carbonica presente nell’ambiente. 

La rivoluzione verde prevede diversi passaggi, che coinvolgono in primis la politica energetica, il processo di estrazione delle risorse non rinnovabili, il settore delle costruzioni e quello della mobilità. In un mondo ideale, la maggior parte delle fonti energetiche sarebbe rinnovabile – proveniente quindi da risorse illimitate quali vento, acqua e biomasse. Tuttora, quasi l’85% dell’energia deriva invece dai combustibili fossili, ed è il frutto di una politica che finora ha ignorato i cambiamenti climatici e l’impatto antropico sull’ecosistema terrestre. 

  

Tecnologie per l’Efficienza Energetica: i Climatizzatori Evaporativi

Tra i punti chiave della transizione ecologica c’è l’adattamento dello stile di consumo individuale a un modello di crescita sostenibile ed ecocompatibile. A imprese, professionisti e privati è richiesto uno sforzo aggiuntivo per ridurre le emissioni nocive che derivano dalle proprie attività, prediligendo l’utilizzo di tecnologie “pulite” 

I climatizzatori evaporativi rappresentano una vera e propria rivoluzione dal punto di vista della sostenibilità e sono progettati per garantire un impatto ambientale minimo. Pur erogando performance paragonabili a quelle dei condizionatori tradizionali, i raffrescatori evaporativi sono alimentati esclusivamente ad acqua, con l’impiego di poca energia elettrica.  

Il raffrescamento adiabatico è l’ideale per rinfrescare gli ambienti di medie e grandi dimensioni – come allevamenti, aziende e capannoni industriali – evitando la dispersione di liquidi potenzialmente tossici. Questa tecnologia non si avvale infatti del fluido refrigerante utilizzato dai condizionatori tradizionali, ma si basa esclusivamente sulla produzione di vapore acqueo e sulla sua immissione nell’atmosfera.  

La quantità di umidità relativa presente nell’aria è inversamente proporzionale al calore percepito, e il macchinario, incrementando la saturazione dell’aria, abbassa in poco tempo le temperature, creando un microclima ideale che aumenta la produttività e rende più piacevole il lavoro. E il consumo? 

I Climatizzatori Evaporativi consumano molto meno rispetto ai condizionatori tradizionali, offrendo una soluzione più economica e maggiormente ecocompatibile, in linea con gli obiettivi della transizione ecologica promossa dalle istituzioni. 

Paolo Dolci

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