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Cambiamenti climatici: cause e conseguenze

L’impatto dell’uomo sul clima e sull’aumento della temperatura del Pianeta è in continua crescita. In particolare, alcune attività come la deforestazione, il rilascio di sostanze nocive nell’acqua e nell’aria, e l’utilizzo senza controllo di combustibili fossili sono fra i principali responsabili del fenomeno. Vanno infatti ad aumentare sensibilmente la quantità di gas serra già presente nell’atmosfera.

La conseguenza è un aumento del naturale effetto serra che comporta un riscaldamento climatico a livello globale. I gas serra, infatti, intrappolano nell’atmosfera il calore che la Terra emette dopo essere stata irradiata dal sole e gli impediscono di tornare nello spazio. Le attività dell’uomo aumentano esponenzialmente le concentrazioni di alcuni di questi gas serra come, per esempio, protossido di azoto, metano, gas fluorurati e CO2. Quest’ultima, in particolare, incide per il 63% sul riscaldamento globale dovuto al genere umano.

Le conseguenze sono sotto agli occhi di tutti. I fenomeni meteorologici estremi si fanno sempre più frequenti e intensi e sono ormai diventati cronaca quotidiana. Le precipitazioni piovose hanno subito una variazione rispetto alla loro distribuzione annuale, sono in aumento i rischi idrogeologici e la siccità, con un conseguente incremento degli incendi.

Le ondate di calore hanno conseguenze negative sulla salute, portano all’estinzione di alcune specie animali e a un cambiamento del loro habitat, varia la distribuzione nevosa, i ghiacciai si ritirano e molti di questi sono ormai solo un lontano ricordo. Infine, si riduce la produttività agricola e, con essa, la qualità e la quantità nutrizionale.

Possiamo fare qualche cosa, come singole persone, per combattere tutto questo? Certamente, e per farlo si può partire proprio dai piccoli gesti quotidiani che puntano al risparmio energetico e a un’attenzione costante a non disperdere nell’atmosfera sostanze nocive.

Il risparmio energetico

In fondo l’impegno personale per combattere i cambiamenti climatici non richiede particolari sacrifici ma solo un po’ di buona volontà per prestare attenzione al risparmio energetico.

Il primo passo potrebbe essere quello di utilizzare lampadine a LED che, rispetto a quelle tradizionali, consumano il 65% in meno di energia. Certo, non risolvono il problema ma, sicuramente, contribuiscono a un piccolo risparmio di energia elettrica.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici sarebbe bene orientarsi, al momento dell’acquisto, su quelli che garantiscono una fascia energetica alta. Il loro utilizzo, inoltre, deve essere fatto con cura. La lavatrice va impostata a temperature basse, con cicli di lavaggio eco e utilizzata a pieno carico, il riscaldamento o l’impianto di climatizzazione devono essere impostati a temperature adeguate, senza inutili eccessi.

Computer, tv o altri apparecchi non devono essere lasciati in stand by e i rifiuti devono essere smaltiti correttamente. Quelli elettronici, in particolare, non vanno gettati nei normali cassonetti ma devono esseri portati nei centri di raccolta. A ben guardare sono davvero pochi gesti ma, sicuramente, possono portare con sé grandi risultati.

Anche a livello industriale è possibile scegliere tecnologie volte al risparmio energetico, come i raffrescatori evaporativi industriali.

Raffrescatori Evaporativi: una tecnologia ecologica

Per condurre con successo la propria lotta contro i cambiamenti climatici si può pensare all’installazione dei raffrescatori evaporativi. Questo innovativo sistema di climatizzazione sta riscuotendo un interesse e un successo crescente, anche grazie ai costi contenuti di installazione e manutenzione.

Si tratta di una soluzione decisamente avanzata che si basa su un principio termodinamico. Entrando a contatto con l’acqua l’aria calda cede calore e assorbe il vapore acqueo prodotto: l’umidità relativa dell’aria, aumentando, provoca un abbassamento della temperatura. I vantaggi dei raffrescatori evaporativi non si fanno attendere.

Gli ambienti industriali non si surriscaldano, è possibile mantenere porte finestre aperte, si evitano fumi e odori stagnanti, con un conseguente aumento del benessere e del comfort. Possono essere utilizzati anche in spazi non coperti come, per esempio, gli allevamenti di bestiame e, soprattutto, a differenza dei normali condizionatori, non utilizzano gas frigorigeni, a tutto vantaggio dell’ambiente, in cui non vengono rilasciate sostanze nocive.

 

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