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Crisi Energetica: cos’è e perché ne parliamo tanto

Il superamento della fase più dura della pandemia di Covid 19, che aveva comportato il blocco della maggior parte delle attività, aveva visto una incoraggiante ripresa della crescita. Purtroppo, sono subentrati altri problemi economici, con un aumento elevatissimo delle tariffe energetiche. L’impatto sulle famiglie e sulle imprese è stato spesso devastante, andando a intaccare i risparmi e provocando la chiusura di numerose aziende. 

 

Cos’è la Crisi Energetica 

L’attuale crisi è maturata in un contesto in cui l’Europa usciva a fatica dall’emergenza sanitaria, che aveva richiesto l’impiego di ingenti risorse economiche. Contemporaneamente, la catastrofe climatica ha spinto i paesi europei ad iniziare una complessa transizione dai combustibili fossili alle fonti energetiche rinnovabili. L’evento geopolitico inatteso della guerra in Ucraina ha introdotto nuovi elementi in grado di aggravare la situazione. 

Cause e conseguenze della crisi

Paradossalmente, è stato l’aumento della domanda di elettricità e gas dovuto alla ripresa, a dare il via alla crisi. Le tariffe energetiche hanno iniziato ad aumentare già negli ultimi mesi del 2021, e l’attacco della Russia all’Ucraina ha solo esacerbato tutti i problemi. L’accelerazione della transizione energetica, decisa tardivamente dall’eurozona, con la diminuzione degli incentivi alla produzione di combustibili fossili ha reso ancor più difficile soddisfare la domanda. 

L’Italia è in una condizione peggiore rispetto ai principali paesi europei per la scarsa produzione propria e la dipendenza per circa il 40% del fabbisogno di gas dalla Russia. Le sanzioni verso la Russia hanno messo in difficoltà anche i paesi che le mettono in atto, rendendo difficili gli approvvigionamenti e lasciando una grande incertezza sulle prospettive future.  

Le conseguenze della crisi si sono già fatte sentire nel 2022, ma la situazione potrebbe peggiorare all’inizio del nuovo anno, che promette ulteriori massicci aumenti delle tariffe. Le famiglie a basso reddito, anche quelle che non avevano particolari problemi economici, saranno costrette a ridurre al minimo i consumi per luce e gas e difficilmente metteranno in conto spese extra non strettamente necessarie.  

Prevedibile è quindi una contrazione della domanda di beni e servizi, anche per l’aumento generalizzato dei prezzi. 

 

Come ridurre i consumi di energia elettrica 

A livello industriale, la crisi energetica potrebbe avere esiti catastrofici per alcune aziende, ma può anche essere vista come un’occasione per migliorare l’efficienza e introdurre nuove misure che permettano di risparmiare. Molte aziende avevano già programmato innovazioni tecnologiche, che dovranno avere la priorità anche in questo difficile periodo. La transizione ecologica non dovrebbe subire rallentamenti, potendo dare in seguito grossi vantaggi sui consumi, oltre a giovare all’ambiente e al clima.  

Ogni settore ha le sue criticità per quanto riguarda i consumi energetici, ma la climatizzazione degli ambienti, specialmente quando si lavora su ampie superfici, ha spesso un peso notevole sulle bollette. L’introduzione di fonti rinnovabili come il fotovoltaico può aiutare molto, ma anche la scelta degli impianti per la climatizzazione ha un’importanza decisiva. 

I Raffrescatori Evaporativi sono a questo proposito la soluzione ideale in molti contesti lavorativi, assicurando un clima confortevole e salubre con una spesa molto ridotta. Il loro funzionamento sfrutta la semplice evaporazione dell’acqua per diminuire la temperatura dell’aria. Non è necessario che gli ambienti siano chiusi, anzi è importante che ci sia un continuo ricambio dell’aria. Sono adatti ad ambienti medio grandi, con presenza di lavoratori o che prevedano il ricovero di animali. 

 

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