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21 Gennaio 2020Che cos’è un raffrescatore evaporativo?
Quando si parla di raffrescatore evaporativo industriale si fa riferimento ad un sistema di raffrescamento naturale idoneo ad ambienti di medie e grandi dimensioni che non ricorre all’utilizzo di fluidi frigorigeni. In questo modo non solo è possibile risparmiare sul costo dell’energia, dato che è richiesta una quantità minima di energia elettrica per il funzionamento della pompa o della ventola, ma è anche possibile rispettare l’ambiente circostante.
Il funzionamento di un raffrescatore evaporativo si basa su un concetto molto semplice, ovvero quello della termodinamica. La ventola interna al dispositivo cattura l’aria dall’ambiente e la dirige verso un pannello evaporativo che viene mantenuto continuamente bagnato dall’acqua contenuta in un’apposita tanica. In questo modo la temperatura dell’aria viene abbassata in modo naturale e sospinta all’esterno per un effetto rinfrescante. I benefici di un dispositivo di questo tipo sono molteplici e variegati: oltre al costo minimo e alla riduzione dell’inquinamento è infatti necessario sottolineare la creazione di un ambiente salubre e salutare e soprattutto la praticità rispetto all’utilizzo, ad esempio, di sistemi di ventilazione di dimensioni maggiori.
Che cos’è e come funziona l’Ecobonus 2020
Chiunque desideri dotare la propria attività di un raffrescatore evaporativo industriale può ricorrere all’Ecobonus, la cui validità è stata prolungata fino al 31 dicembre 2020 nella recente Legge di Bilancio. Ma che cos’è esattamente l’Ecobonus? Si tratta di un’agevolazione volta a sostenere la riqualificazione energetica di case ed immobili attraverso l’adozione di sistemi che rispettano l’ambiente e riducono i consumi; in termini pratici è possibile definire l’Ecobonus come una detrazione fiscale fino al 65% a favore di coloro che sostengono una determinata spesa.
A rientrare nell’ecobonus è dunque qualunque intervento venga effettuato all’interno di stabili, come ad esempio uffici, negozi e capannoni, per aumentare l’efficienza energetica. Il caso dei raffrescatori evaporativi fa parte del miglioramento degli impianti di climatizzazione ed è da considerarsi a tutti gli effetti un’operazione che riduce gli sprechi di energia e rende più efficiente l’intero impianto di climatizzazione.
Requisiti e documenti necessari per l’Ecobonus 2020
Prima di far richiesta per l’Ecobonus 2020 è necessario accertarsi di rientrare nei requisiti richiesti. Innanzitutto la detrazione si rivolge sia ai privati che alle imprese, e in particolare alle persone fisiche, ai titolari di partita IVA e redditi d’impresa e agli enti privati e pubblici. Nel caso di un intervento di riqualifica, il soggetto ha diritto ad una riduzione fino al 65% sull’Irpef e sull’IRES. L’importo sostenuto deve inoltre essere diviso in quote, di pari importo, che possono poi essere scaricate attraverso la dichiarazione dei redditi con modello Unico o modello 730; in alcuni casi specifici è anche possibile usufruire di uno sconto in fattura immediato.
Per conoscere con esattezza gli importi che rientrano nell’Ecobonus ed entrare in possesso dei moduli necessari è sufficiente consultare la pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Oltre ai moduli è infine indispensabile essere in possesso di alcuni documenti di certificazione, come ad esempio la certificazione energetica dello stabile, la scheda informativa relativa agli interventi realizzati, la dichiarazione del tecnico abilitato all’intervento, la comunicazione ENEA Ecobonus e per concludere la fattura.